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Data Management
Vincenzo Cappiello e Gianluca Arizzi (Credem) presenteranno il case history: “Sistema automatizzato di Data Management per il monitoraggio e la rendicontazione dei Livelli di Servizio” al Data Management Summit di Milano

Vincenzo Cappiello e Gianluca Arizzi (Credem) presenteranno il case history: “Sistema automatizzato di Data Management per il monitoraggio e la rendicontazione dei Livelli di Servizio” al Data Management Summit di Milano

Stiamo rivelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di concentrarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, attraverso la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro. 

Oggi vi presentiamo Vincenzo Cappiello e Gianluca Arizzi (Credem) che saranno tra i protagonisti dell’edizione italiana del Data Management Summit che si svolgerà il 24 maggio presso Banco BPM a Milano.

Iniziamo da Vincenzo.. parlaci un po’ di te e della tua traiettoria…

I dati sono stati sempre presenti nella mia attività lavorativa, ma come dico io, in modo laterale. Nasco lavorativamente nel mondo dei mercati finanziari, muovo i miei primi passi studiando e intermediando derivati di tasso e di cambio e per comprendere e cercare di anticipare i movimenti dei diversi mercati, i dati sono stati da sempre la mia bussola. Ho approfondito le diverse tecniche di analisi affiancando all’analisi macroeconomica, quella tecnica e infine quella algoritmica alla ricerca delle diverse correlazioni che potessero rivelare spunti interessanti per fare business. Questo fino a cinque anni fa, quando ho iniziato ad occuparmi di Livelli di servizio delle procedure della Banca e del loro monitoraggio. Lavoro diverso ma con obiettivi comuni, attenzione al cliente per massimizzare il suo Business prima, per aumentare la sua soddisfazione oggi. Ancora una volta, anche se in maniera diversa, ho iniziato a studiare i dati a mia disposizione, in particolare quelli riferiti alle procedure gestite dal Sistema Informativo. Ho costruito uno schema scalabile che possa garantire la qualità del dato, la sua interpretazione, la sua visualizzazione e facile comprensione per tutti i miei stakeholder. Oggi vi parlerò di questo.      

Oltre alla passione per il mio lavoro amo cucinare, in particolare dedicarmi alla pasticceria ancora una volta misure e pesi precisi che si correlano tra di loro per dare alla luce torte che deliziano il palato dei miei amici 

adesso ti tocca Gianluca…

Il mio interesse per l’informatica nasce da molto lontano, quando da ragazzo compresi il valore derivante dall’abilità di combinare consapevolmente dati, algoritmi e tecnologie per soddisfare bisogni, contribuendo al benessere non solo del singolo individuo ma dell’intera collettività. Inizio quindi tra i banchi di scuola a coltivare la passione per la programmazione e successivamente all’Università studiando l’applicazione dell’intelligenza artificiale in scenari biometrici e sociali. Il mio percorso professionale inizia come consulente IT nel mondo della sanità pubblica, occupandomi prevalentemente di sistemi operazionali, algoritmi di supporto alle decisioni e sistemi di business intelligence. Durante questi anni ho affinato ed ampliato la conoscenza delle tecniche di data analysis e degli strumenti di data management. Quattro anni fa, mosso dalla voglia di affrontare nuove sfide, ho colto l’opportunità di entrare a far parte di Credem e da allora mi occupo di Livelli di Servizio erogati dal Sistema Informativo nonché del loro monitoraggio. L’inizio di questa nuova avventura ha coinciso con un periodo di profonda trasformazione del Gruppo sui temi della Data Culture e Data Governance. Ciò mi ha permesso di valorizzare le competenze già in mio possesso e di acquisirne delle nuove, grazie anche alle tante sinergie create con i colleghi del business e dell’IT, con l’obiettivo di contribuire alla progettazione e realizzazione di un sistema automatizzato di data management finalizzato alla rendicontazione e monitoraggio dei Livelli di Servizio. Un’esperienza stimolante e al contempo ambiziosa, e che una volta realizzata ha permesso di migliorare con grande incisività la comunicazione con i nostri stakeholder.

Anche le mie più grandi passioni sono in qualche modo correlate alla gestione di “dati”. La musica, perché leggere uno spartito in un certo senso equivale a leggere una dashboard. Il trekking, in cui noi siamo i dati che attraversano a tappe un percorso che ci arricchisce gradualmente. La fotografia, per la quale è imprescindibile una fase oculata di data quality e trasformazione in post-produzione.

Parlateci delle sfide che la vostra azienda sta affrontando nel mondo della gestione del dato.

Credem negli ultimi anni ha accelerando la sua trasformazione in una Data centric Company attraverso le seguenti linee evolutive: valorizzare il suo patrimonio informativo, valorizzare le risorse che l’azienda mette a disposizione per questo percorso, valorizzare i talenti delle persone. Per far questo ci siamo appoggiati principalmente a 3 pilastri operativi: la Data Governance, la data culture e lo sviluppo di soluzioni innovative. 

Tale percorso è guidato da una struttura centrale Hub coordinata dal nostro CDO, che supporta i diversi centri di competenza Spoke.

I dati sono ovunque e pertanto si è reso necessario creare e utilizzare al meglio le competenze necessarie a valorizzare il nostro patrimonio informativo vicino alle strutture che usano e conoscono i dati. Questo grazie anche a un set di servizi tecnologici in “Self Service”. Abbiamo cercato di valorizzare gli investimenti fatti negli anni al fine di abilitare i nostri colleghi a creare valore dai dati. Ed infatti la nostra Data Platform costruita su diversi costrutti tecnologici permette di abilitare l’utente a un accesso consapevole dei dati, attivare la potenza computazionale di tecnologie cloud e on premise e per finire, promuovere le decisioni informate tramite sistemi di sintesi di DataViz. In Credem non crediamo che il dato sia un valore, ma che dal dato si possa generare valore.

Pensi che le aziende abbiano la cultura giusta per gestire i dati?

Nel 2000 il 75% delle informazioni era raccolto sulla carta, sulla plastica magnetica, su altri supporti analogici e solo il 25% era in digitale, nel 2013, l’analogico era ridotto al 2% mentre il 98% delle informazioni è registrato in digitale. La trasformazione digitale corre ad una velocità pazzesca e non riguarda solo l’adozione di nuove tecnologie ma necessita di una rivisitazione di tanti processi aziendali mettendo l’IT al centro di molte scelte strategiche che non possono prescindere dalla valutazione e comprensione di un’enorme mole di dati. Non dimentichiamoci che l’obiettivo è sempre rispondere alla manifestazione dei bisogni dei nostri clienti e le aziende stanno rispondendo a queste nuove richieste costruendo, o tentando di costruire una cultura aziendale data-driven che possa distribuire il dato rendendolo “liquido” a tutti i livelli di business in modalità self service. Questo permette di prendere decisioni più rapide concentrando le risorse in processi e prodotti ad alto valore aggiunto e di interesse per le diverse tipologie di clienti che le diverse aziende servono   

Quali sono le sfide più importanti per i CIO, CDO, CTO per il 2024? da rifare 

Il 2023 è caratterizzato da un forte aumento dei tassi d’interessi necessario per controllare l’inflazione. Questo comporta un incremento dei costi dei servizi IT e non solo, con i quali i leader IT dovranno fare i conti anche nei prossimi anni. La migrazione al cloud, ad esempio, si sta rivelando un’opportunità molto costosa che non è detto si sposerà con l’attenzione ai costi. Le tre figure che dovranno gestire queste sfide CIO, CDO e CTO, dovranno lavorare a stretto contatto partecipando insieme alle scelte strategiche dell’Azienda. La scelta dei prodotti, che rispondono meglio ai bisogni della propria clientela e i canali attraverso i quali renderli accessibili, dovrà tener conto dell’evoluzione dell’infrastruttura tecnologica in ottica di riutilizzo. Dovranno puntare sempre più sulla distribuzione e fruibilità del dato all’interno della propria Azienda, arrivando ad un dato “liquido” utilizzabile come una commodities, prestando molta più attenzione che in passato, alla sicurezza del dato stesso. Il dato dovrà diventare il protagonista delle decisioni strategiche per le aziende supportato dall’AI e dal machine learning. 

Infine fondamentale sarà vincere la sfida sulle persone. In un contesto così tecnologicamente evoluto e in perenne trasformazione, attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti per alimentare la crescita sarà determinante per il successo di ogni Azienda. Sarà vitale offrire alle persone un lavoro interessante e gratificante con strumenti all’avanguardia e la possibilità di contaminazione con altre realtà simili a quella in cui si lavora creando un senso di comunità di competenze e conoscenze.

Avremo la fortuna di ascoltare un tuo intervento… di cosa ci parlerai?

Racconterò, insieme al mio collega Gianluca Arizzi, il progetto che abbiamo realizzato in Credem, con il supporto di Irion e di altre tecnologie introdotte recentemente nella Data Platform di Gruppo quali Denodo e PowerBi, finalizzato alla creazione di un Sistema automatizzato di Data Management per il monitoraggio e la rendicontazione dei Livelli di Servizio. Attraverso questo lavoro abbiamo ingegnerizzato i processi di Data Collection, irrobustito i processi di DQ, ottimizzato gli algoritmi di calcolo dei livelli di servizio secondo SLA condivisi con il Business, migliorata l’integrità e la sicurezza dei dati e resi disponibili questi dati a tutti i Servizi della Banca in ottica self service BI. Grazie a tutto ciò abbiamo potuto definire dei KPI sui livelli di servizio monitorati e pubblicati mensilmente e realizzato un Datathon per la creazione di un algoritmo di intelligenza artificiale per la previsione di fermi o rallentamenti delle procedure monitorate dal Sistema Informativo.

Perché non puoi perderti il Data Management Summit

Il DMS è un evento esclusivo per guidare la comunità di gestione dei dati nel panorama tecnologico, un forum di discussione aperto per condividere esperienze e casi d’uso. Un summit essenziale per CIO, CTO, CDO, BI Managers, Data Governance Officers, Data Scientists che implementano tecnologie emergenti per risolvere nuove sfide tecnologiche. L’evento si svolge in differenti edizioni ed in differenti paesi. L’edizione italiana si terrá il 24 maggio a Milano, il 12 settembre a Roma solo per la pubblica amministrazione ed il 25 e 26 ottobre a Bilbao per l’edizione spagnola.

I posti all’evento fisico sono esauriti da settimane… 

Per registrarsi occorre farlo sul sito. 

http://datamanagementsummit.org

I posti sono limitati, si accede solo su invito. Nel momento in cui ci si registra ci si candida come assistente, la conferma arriverá qualche giorno prima dell’evento. I posti all’evento fisico sono esauriti ormai da tempo e sono limitati a 70 persone.

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