• +34.664.85.09.74
  • michele.iurillo@synergo.es
Data Management
Cristina Saporetti di Eni tra i protagonisti del Data Management Summit Italy

Cristina Saporetti di Eni tra i protagonisti del Data Management Summit Italy

Stiamo rivelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di concentrarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, attraverso la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro. 

Oggi vi presentiamo Cristina Saporetti che sarà tra i protagonisti dell’edizione italiana del Data Management Summit che si svolgerà il 24 maggio presso BancoBPM a Milano.

Parlaci un po’ di te della tua traiettoria

Lavoro in Eni ormai da 13 anni, e dopo un’esperienza nell’area commerciale del trading a Londra, mi sono spostata nella funzione di Sostenibilità anche per un forte interesse personale. Dopo avere svolto varie attività nell’unità mi sono dedicata dal 2016 al reporting e attualmente sono la responsabile della pianificazione, reportistica e comunicazione di sostenibilità. Le tematiche ESG hanno assunto un ruolo sempre più rilevante negli anni aprendo nuove sfide per le aziende e lavorare in questo ambito è estremamente stimolante. 

Parlaci delle sfide che la tua azienda sta affrontando nel mondo della gestione del dato.

Con l’approcciarsi della nuova Direttiva Europea sul reporting di sostenibilità è fondamentale non solo attrezzarsi per coprire le richieste normative ma anche garantire un processo di raccolta dati robusto che permetta di pubblicare dei dati affidabili come quelli finanziari. Occorre sensibilizzare tutta l’azienda sull’importanza dei dati ESG, visto che a differenza dei dati finanziari questi sono raccolti da tantissime funzioni diverse e non sempre mediante dei database strutturati. 

Pensi che le aziende abbiano la cultura giusta per gestire i dati? 

Penso che le aziende di grandi dimensioni che da anni predispongono la reportistica di sostenibilità siano avvantaggiate, ma se pensiamo che la nuova direttiva europea amplia l’obbligatorietà del bilancio di sostenibilità da 11.600 imprese quotate a 49.000 in Europa, questo implica un profondo cambiamento per tantissime imprese. Comunque, anche le grandi aziende dovranno attrezzarsi per raccogliere ancora più dati e questo implicherà non solo ulteriori costi di gestione, ma anche un importante lavoro di sensibilizzazione sull’importanza delle informazioni a tutti i livelli di consolidamento dei dati, dal singolo sito fino al livello centrale. 

Quali sono le sfide più importanti per i CIO, CDO, CTO per il 2024?

Per lavorare sulla qualità e robustezza dei dati, bisogna investire nei sistemi IT, creare una cultura del dato, e per l’informativa non finanziaria bisogna creare un solido sistema di controllo interno come per i dati finanziari. E’ necessario creare dei flussi di raccolta e controllo che permettano di essere certi che i dati pubblicati nei bilanci siano affidabili e robusti. Sarà anche interessante valutare come le strutture di sostenibilità e più in generale quelle aziendali si struttureranno per far fronte a queste richieste. 

Ma prima di tutto servono regole d’ingaggio comuni: le metodologie di calcolo di sostenibilità a differenza di quelle usate per i dati finanziari hanno ancora bisogno di approfondimento per assicurare una disclosure coerente tra le aziende. Ma in questo contesto è fondamentale il ruolo del regolatore. 

Abbiamo la fortuna di averti nella tavola rotonda “Data management in the ESG era”, argomento molto interessante…

I dati di sostenibilità sono sempre più attenzionati dagli investitori e da una grande varietà di stakeholder: la grande varietà di dati che si riporta nei bilanci e la loro sempre maggiore affidabilità ha finalmente messo nelle condizioni i lettori non solo di comprendere le strategie di transizione delle aziende ma di verificarle anche osservando i dati pubblicati. Confrontarsi con altri player del settore privato anche del mondo finanziario, dell’accademia e specialisti di data management è fondamentale per trovare nuovi spunti di miglioramento per garantire la qualità dei dati. Inoltre, questi confronti sono soprattutto importanti per assicurarsi che le informazioni pubblicate dalle aziende siano strutturate in modo efficace per banche e investitori che poi devono utilizzare questi dati. 

Perché non puoi perderti il Data Management Summit

Il DMS è un evento esclusivo per guidare la comunità di gestione dei dati nel panorama tecnologico, un forum di discussione aperto per condividere esperienze e casi d’uso. Un summit essenziale per CIO, CTO, CDO, BI Managers, Data Governance Officers, Data Scientists che implementano tecnologie emergenti per risolvere nuove sfide tecnologiche. L’evento si svolge in differenti edizioni ed in differenti paesi. L’edizione italiana si terrá il 24 maggio a Milano, il 12 settembre a Roma solo per la pubblica amministrazione ed il 25 e 26 ottobre a Bilbao per l’edizione spagnola.

Per registrarsi occorre farlo sul sito. 

http://datamanagementsummit.org

I posti sono limitati, si accede solo su invito. Nel momento in cui ci si registra ci si candida come assistente, la conferma arriverá qualche giorno prima dell’evento. I posti all’evento fisico sono esauriti ormai da tempo e sono limitati a 70 persone. E’ ancora per qualche giorno possibile iscriversi all’evento online

Tags :