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Il ritorno di Federico Tocci (BNL) al Data Management Summit 2022

Il ritorno di Federico Tocci (BNL) al Data Management Summit 2022

A volte ritornano. Nel caso di Federico Tocci un gradito ritorno dopo l’esperienza dell’anno scorso al DMS di Milano. Stiamo rivelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di concentrarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, attraverso la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro. 

Federico è uno dei professionisti che porteranno un case history molto interessante…

Parlaci un po’ di te e del tuo background professionale

Sono stato da sempre interessato alle tematiche sui dati e sulla loro gestione all’interno di organizzazioni complesse. Sin dagli studi universitari in Scienze Statistiche, e successivamente seguendo un master di Data Intelligence e Strategie Decisionali, ho approfondito tematiche quali modellazione concettuale, logica e fisica, Data Governance, Data Quality, Big Data. Nel periodo dal 2011 al 2017 ho avuto un’importante esperienza di Master Data Management in ambito Banca Dati Amministrazione Pubbliche. Dal 2017 sono Data architect in BNL e mi occupo di Data Management. Sono lo Scrum Master della Squad Agile Referentials and Data Management.

Quali sono le vostre sfide, cosa vi piace fare con i dati?

La sfide in ambito Data Management sono all’ordine del giorno. La domanda interna ed esterna di dati, anche rispondendo alla forte spinta regulatory di questi anni, cresce in maniera esponenziale. Le opportunità del Cloud rimarcano ancora di più l’importanza dell’attuazione delle discipline di Data Governance, Data Quality e Data Protection all’interno del ciclo di vita dei dati. La vera sfida per le organizzazioni è saper impostare un modello di Data Governance funzionale ai vari modelli di Business. Al momento ci sono nel contesto spinte opposte. Aprirsi all’esterno e proteggere le informazioni. Solo se avviene la trasformazione culturale centrata sui dati e non più sugli applicativi si possono vincere tali sfide.

Pensi che le aziende abbiano la cultura giusta per gestire i dati in modo corretto?

In generale non lo so. Credo ci siano settori che sono più avanti settori che hanno investito di meno su questo aspetto. Penso che in molte organizzazioni la disciplina di Data Management ancora sia passiva e recepisca solo gli aspetti regulatory richiesti. Il cambiamento culturale è in corso e necessita anche di investimenti sulle persone che non sempre si ha modo di fare. Con sistemi informativi che sono diventati ecosistemi di strumenti, avere una cultura del dato è un fattore critico.

Quali sono le sfide più importanti per i CIO, CDO, CTO nel 2023?

Difficile dare una risposta.

Sicuramente saper mantenere un difficile equilibrio fra le scelte di business e le esigenze di protezione.

Creare le condizioni organizzative necessarie per la diffusione della cultura del dato. La trasformazione riguarda investimenti sia in tecnologia sia in risorse umane.

Oltre a un tuo speech sui controlli di Data Quality abbiamo la fortuna di averti alla tavola rotonda sull’open banking un argomento interessante… cosa ne pensi? Dove andrá il tuo contributo?

È un tema molto interessante. Con la PSD2 la commissione Europea ha imposto alle banche di aprirsi ad altri operatori terzi. Perché? Creare condizioni di parità e un ambiente bancario più democratico; per aumentare la concorrenza e l’innovazione nel mercato; per rafforzare la protezione dei consumatori e migliorare la sicurezza dei pagamenti su internet e l’accesso al conto.

Sicuramente aumenterà la competizione, l’e-commerce sarà più veloce, ci saranno molti più dati a disposizione del credit scoring. Tuttavia, pone anche potenzialmente gravi rischi per la privacy finanziaria e la sicurezza delle finanze dei consumatori. Le API di open banking non sono prive di rischi per la sicurezza, come la possibilità che un’app dannosa di terze parti ripulisca l’account di un cliente. Questa sarebbe una minaccia estrema (e meno probabile). Preoccupazioni molto più ampie sarebbero semplicemente violazioni dei dati dovute a scarsa sicurezza, hacking o minacce interne che sono diventate relativamente diffuse nell’era moderna, comprese le istituzioni finanziarie, e probabilmente rimarranno all’ordine del giorno man mano che più dati verranno interconnessi in più modi

Sei anche tra i relatori dell’evento di cosa ci parlerai? Quale é il Case History che presenti?

Lo speech riguarderà il caso d’uso BNL. I pillars fondamentali della strategia di Data Management dettata da BNPP e adottata da BNL seguendo la strada tracciata dal riferimento ‘de facto’ mondiale DAMA International sulla disciplina Data Management.

Parlerò delle aree di implementazione su cui abbiamo deciso di intervenire all’interno della nostra organizzazione per far sì che la cultura del dato sia qualcosa di concreto, vivo e manutenibile. In ultima analisi vi mostreremo il dettaglio del Data Quality Tool di BNL (IRION) e come questo interagisce con le attività declinate dal framework adottato.

Fin dall’inizio avete sostenuto l’evento Perché?

Il Data Management Summit è un’opportunità per discutere, approfondire ed esplorare realtà diverse che adottano il framework DAMA. Ogni adozione del framework ha la propria particolarità in base al business dell’organizzazione e alle sue esigenze. Penso sia un momento di condivisione e crescita importante.

Perché non puoi perderti il Data Management Summit

Il DMS è un evento esclusivo per guidare la comunità di gestione dei dati nel panorama tecnologico, un forum di discussione aperto per condividere esperienze e casi d’uso. Un summit essenziale per CIO, CTO, CDO, BI Managers, Data Governance Officers, Data Scientists che implementano tecnologie emergenti per risolvere nuove sfide tecnologiche. L’evento si svolge in differenti edizioni ed in differenti paesi. L’edizione italiana si terrá il 7 luglio a Roma presso la sede di SMI, quella LATAM é per il 20 settembre (solo online) e quella spagnola come sempre il 20 ottobre presso l’universitá Nebrija di Madrid.