Alessandro Chimera e Andrea Saroli di TIBCO tra i protagonisti del Data Management Summit Italy
Stiamo rivelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di concentrarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, attraverso la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro.
Oggi vi presentiamo Alessandro Chimera e Andrea Saroli che saranno tra i protagonisti dell’edizione italiana del Data Management Summit che si svolgerá il 7 luglio a Roma.
Parlaci un po’ di te e del tuo background professionale
Lavoro in TIBCO da ormai 8 anni, cosa piuttosto rara oggi come oggi considerando la dinamicità del settore informatico. Ho iniziato in TIBCO in un piccolo team globale di persone altamente specializzate in alcune tecnologie chiave come il Complex Event Processing e la correlazione di dati in tempo reale. Lavorando al livello globale, ho avuto modo di partecipare a molteplici progetti che hanno sempre avuto come punto di partenza il dato e il suo valore. In particolare nell’elaborazione in tempo reale, ogni singolo dato conta!
In seguito sono rimasto affascinato dalle possibilità del Machine Learning e dell’Intelligenza Artificiale in ambiti industriali. Il fatto di poter utilizzare modelli matematici su dati in tempo reale e incrociare il risultato con informazioni storiche, ha aperto in svariati settori la possibilità di anticipare eventi potenzialmente critici. Ad esempio in ambito manifatturiero è stato possibile introdurre tecniche di manutenzione predittiva e prescrittiva per evitare fermi non programmati nella produzione o un lento degrado nella qualità nelle varie fasi produttive.
In seguito a questa esperienza sono passato alla nostra organizzazione marketing che mi ha permesso di portare l’esperienza tecnica maturata sul campo nel settore marketing. Oggi ricopro il ruolo di Direttore per le Strategie di Digitalizzazione e di consulente per diverse industrie verticali come ad esempio il Manufacturing. Elaboro strategie di digitalizzazione di prossima generazione e comunico in pubblico i miei punti di vista. Inoltre fornisco linee guida, abilito i clienti alla trasformazione digitale e collaboro con i nostri partner, analisti e svariati team interni. In aggiunta, come membro del team della thought leadership di TIBCO, pubblico whitepaper, articoli e blog. Sono laureato all’Università “La Sapienza” di Roma in Ingegneria Informatica e Automatica e parla tre lingue: italiano, inglese e tedesco e di recente faccio parte dell’Industrial Board per le “Smart Cities & Communities” del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, in breve CINI, che raggruppa ben 44 Università italiane.
Colgo anche l’occasione per introdurre Andrea Saroli, il nostro partecipante alla tavola rotonda sull’argomento Data Fabric e Data Mesh. Andrea ha maturato grande esperienza nei dati con particolare focus nella Pubblica Amministrazione, ma anche per il mondo manifatturiero e finanziario e in ambiti innovativi, quali IoT e Smart Cities. Collaboriamo spesso per articolare la migliore offerta ai nostri clienti e prospect. Di recente abbiamo anche presentato insieme in uno dei nostri webinar sull’argomento Strategie Innovative con la Data Fabric parlato di Data Governance, un’altra tematica molto sentita dai CDO.
Quali sono le vostre sfide, cosa vi piace fare con i dati?
Possiamo affermare che TIBCO sin dal 1997 si occupa di dati. Certo, dapprima le tecnologie a disposizione erano ben diverse dalle odierne, ma possiamo senza dubbio affermare che il successo di TIBCO a livello mondiale è dovuto dal fatto di essere conosciuto come il leader di soluzioni SOA. Il mondo da allora è cambiato molto e così anche TIBCO. Negli ultimi anni siamo cresciuti ulteriormente e oggi, con più di 10.000 clienti, siamo diventati leader globale nella gestione dei dati. Le nostre sfide, così come anche la nostra missione, è aiutare i clienti a risolvere i loro problemi più difficili, soprattutto quando è necessario connettere o integrare sistemi, applicazioni e processi, unificare e semplificare la gestione di fonti dati eterogenee e ancora spesso organizzate in silos, ed infine imparare da questi dati per comprendere cosa accade e predire in tempo reale cosa accadrà. Ovviamente indipendentemente se le sfide o esigenze siano on-premises, nel cloud, o omnicloud oppure richiedano una soluzione di tipo ibrida.
Pensi che le aziende abbiano la cultura giusta per gestire i dati in modo corretto?
Questa è un’ottima domanda! Vediamo che la rapida evoluzione delle applicazioni e sistemi, ha comportato un notevole incremento di dati immagazzinati in svariati punti delle aziende. L’uso di questi dati, spesso va al di là dello scopo originario, con il risultato di essere di difficile accesso da parte di altre applicazioni che nel tempo sono stati aggiunte e sviluppate. I dati possono trovarsi in sistemi on-premises, oppure nei cloud privati o pubblici e presentarsi in formati diversi su file system, basi di dati relazionali, applicazioni SaaS e così via, e con l’incremento della quantità e delle sorgenti di dati, per le organizzazioni diventa sempre più difficile importare, integrare, preparare e analizzare i dati a disposizione. Una nuova e moderna architettura incentrata alla gestione del dato può aiutare. Questa architettura prende il nome di Data Fabric che non può essere acquistata out-of-the box ma deve essere composta insieme al cliente usando le migliori soluzioni del mercato. Inoltre, se le aziende di oggi vogliono essere competitive e avere successo nell’attuale complesso scenario mondiale, devono automatizzare in modo ottimale ogni fase della catena del valore dei dati e abilitare la modalità self-service dei dati per più utenti possibili.
Quali sono le sfide più importanti per i CIO, CDO, CTO per il 2023?
Le sfide per i cosiddetti C-level è tradurre in pratica quanto risposto nella domanda precedente. È necessario promuovere nelle aziende una cultura incentrata sul dato, ma non su dati qualsiasi, ma su dati affidabili sui quali poi prendere decisioni data-driven. Questo richiede la capacità di gestire l’intero ciclo di vita dei dati. Un’altra sfida che i C-level dovranno affrontare nei prossimi anni e ben prima del 2023, deriva dalla sovranità dei dati. Soprattutto con i top cloud provider che fanno la parte del leone, più e più dubbi derivano dal trasferimento e immagazzinamento dei dati fuori i confini. Con le nuove regolamentazioni, da un lato la Statunitense CLOUD ACT e dall’altro lato l’Europea Schrems II, è necessario mitigare i rischi di accesso a dati considerati critici e si renderà necessario controllare il flusso di dati fuori dai confini per prevenire accessi da parte di autorità non Europee. Particolarmente i CDO devo comprendere e valutare quali dati sono immagazzinati nel cloud, quali dati vengono trasferiti fuori dai confini europei e quali sono i vendor e partner allineati con i principi dell’UE che garantiscono un ecosistema aperto, trasparente e sicuro.
Abbiamo la fortuna di avervi nella tavola rotonda Architettura dei dati: Data Mesh o Data Fabric? Argomento interessante… di cosa ci parlerai?
Andrea Saroli vi parlerà della necessità di creare una Data Fabric agile in tutti i suoi componenti e del perché TIBCO abbia deciso di adottare il paradigma di riferimento per la progettazione e la realizzazione del framework teorizzato già una decina di anni fa da Noel Yuhanna, una analista Forrester.
Soprattutto con la crescita esponenziale di dati in termine di volume, della sua varietà e del numero di sorgenti, mai come oggi è indispensabile orchestrare dinamicamente e in modo efficace e sicuro, anche con modalità self-service, sorgenti di dati eterogenee tramite un set di tecnologie che cooperano per fornire dati integrati e affidabili a varie applicazioni, analitiche e casi d’uso. Andrea vi racconterà quali sono gli strumenti più idonei per realizzare una moderna architettura incentrata alla gestione del dato per realizzare una Data Fabric che possa essere agile di fronte a cambiamenti di sistemi e adattarsi a seconda delle circostanze. Ma non voglio spingermi oltre e lasciare che ve ne parli Andrea.
Fin dall’inizio hai sostenuto l’evento Perché?
Perché con una crescita del 5250% di dati generati negli ultimi 12 anni e con meno del 3% di questi analizzati ai fini di business intelligence, è chiaro che gestire i dati è oggi più importante che mai. Questo evento è un’ottima occasione per incontrarsi e scambiare idee sulla necessità di creare architetture moderne che possano valorizzare l’intera catena di gestione del dato.
Perché non puoi perderti il Data Management Summit
Il DMS è un evento esclusivo per guidare la comunità di gestione dei dati nel panorama tecnologico, un forum di discussione aperto per condividere esperienze e casi d’uso. Un summit essenziale per CIO, CTO, CDO, BI Managers, Data Governance Officers, Data Scientists che implementano tecnologie emergenti per risolvere nuove sfide tecnologiche. L’evento si svolge in differenti edizioni ed in differenti paesi. L’edizione italiana si terrá il 7 luglio a Roma presso la sede di SMI, quella LATAM é per il 20 settembre (solo online) e quella spagnola come sempre il 20 ottobre presso l’universitá Nebrija di Madrid.
Per presentare la tua candidatura come assistente http://datamanagementsummit.org