Sara Giannetti ed Elena Testoni (Credem) tra i relatoría del Data Management Summit Italy di Pavia
Stiamo svelando giorno dopo giorno tutti i professionisti che parteciperanno con le loro presentazioni all’evento più importante del Data Management. Per la prima volta un forum cerca di focalizzarsi sul Data Management nella sua interezza, dalla governance, passando per la sicurezza, il cloud, il machine learning, la virtualizzazione dei dati e molto altro ancora. Oggi presentiamo Sara Giannetti ed Elena Testoni dell’azienda Credito Emiliano Spa che sará uno dei relatori con uno speech intitolato: Data Lineage Booster
Ci parli un po’ di lei e del suo percorso professionale
Sara: Laureata in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università degli Studi di Parma, dopo alcune esperienze in ambito ICT, dal 2015 lavora in Credem nei sistemi di Data Management. Oggi è referente per le applicazioni di Data & Analytics Governance nel Sistema Informativo, coordinando le attività sul Data Dictionary, sul Lineage e Data Quality. Ricopre inoltre il ruolo di Platform Manager, guidando l’accesso e l’utilizzo dei dati sull’Enterprise Data Platform.
Elena: Laureata in Matematica presso l’Università di Ferrara, lavora in ambito bancario dal 2010. Dopo alcuni anni di esperienza nell’ambito della rete commerciale e successivamente del Risk Management, dal 2021 lavora in Credem all’interno del Data & Analytics Hub con particolare focus sul mondo della Data & Analytics Governance.
Pensate che le aziende abbiano un’adeguata cultura della gestione dei dati?
La cultura della gestione dei dati nelle aziende è in crescita, ma è un percorso in evoluzione. Negli ultimi anni, molte organizzazioni hanno riconosciuto l’importanza strategica del dato e della sua gestione. Le imprese hanno compreso che il dato è una risorsa fondamentale per migliorare processi decisionali, ottimizzare le operazioni e sviluppare nuovi modelli di business. Tuttavia, questo non significa che tutte abbiano ancora raggiunto un livello adeguato di maturità in tal senso.
L’infrastruttura tecnologica, le competenze del personale e la consapevolezza del valore del dato variano molto da azienda a azienda. Molte organizzazioni stanno ancora lavorando per adottare una vera e propria “data-driven culture”, affrontando sfide legate alla qualità del dato, alla sicurezza e alla governance. In sintesi, c’è un’evoluzione positiva, ma è un cammino che richiede tempo e investimenti continui.
In che modo state affrontando la gestione dei dati nella vostra azienda/istituzione? Quali sono le sfide più importanti che state affrontando al momento?
In Credem siamo convinti che la gestione dei dati e dell’intelligenza artificiale abbia la capacità di rivoluzionare processi e modelli di business, anche in ambito finanziario. Per questo abbiamo deciso di adottare un nuovo modello organizzativo che guiderà l’azienda verso il futuro dell’intelligenza artificiale attraverso la diffusione e l’accelerazione dell’azione dell’AI e dei dati, garantendo allo stesso tempo un maggior livello di controllo e tutela al fine di preparare l’azienda alle sfide future.
Abbiamo la fortuna di poter ascoltare un vostro intervento. Di cosa ci parlerete?
Nel contesto dell’evoluzione del programma di Data Governance nel Gruppo Credem, sta acquisendo sempre maggior importanza la prospettiva di rappresentazione del lineage, sia orizzontale che verticale. Orizzontale in quanto permette di mappare e presidiare efficacemente il dato lungo tutto il suo ciclo di vita; verticale poiché consente di collegare il piano di business (cos’è il dato? cosa rappresenta?) ed il piano fisico (Dov’è il dato? Qual’è la sua fonte ufficiale?).
Questa prospettiva si è resa sempre più imprescindibile nel contesto del programma di data governance sia per esigenze derivanti dal contesto esterno che dal contesto interno.
Infatti, nell’attuale scenario dei Servizi Finanziari, il Regolatore nazionale ed internazionale sta sollecitando gli intermediari ad una applicazione sempre più ampia e profonda dei principi e delle pratiche di Data Governance; in particolare questo è evidente nelle previsioni della Circolare 285 di Banca d’Italia, dalle disposizioni di BCE (BCBS 239 e successive Linee Guida RDARR), nonché dalle tematic review.
Parallelamente, dalle funzioni di business aziendali risulta sempre più forte la richiesta di comprensione, fruizione e qualità del patrimonio informativo, mentre dagli organi di controllo la necessità di garantire una corretta gestione e presidio.
E’ stata quindi attivata una progettualità con l’obiettivo di automatizzare ove possibile la rappresentazione del ciclo di vita dei dati al fine di irrobustirne anche il presidio di data qualità di cui parleremo nel nostro intervento.